Rilanciamo il comunicato del Comitato Ilaria Salis:
A commento dell’ultima udienza svoltasi a Budapest oggi, giovedì 28 marzo 2024, scriviamo questo testo di aggiornamento sulla situazione di Ilaria e i possibili sviluppi nel futuro.
Oltre ad aggiornarvi chiediamo a tutte le persone che si sono attivate finora per la causa di Ilaria di continuare a mostrare il proprio supporto e vicinanza condividendo le iniziative e appuntamenti per le mobilitazioni.
La vostra solidarietà concreta in questo momento è ancora più importante!
Purtroppo la giornata di oggi ha dato un altro esito negativo: il giudice, adducendo pretestuosi motivi di “pericolo di fuga”, ha negato la richiesta di poter attendere la fine del processo agli arresti domiciliari in Ungheria.
Ilaria dovrà quindi scontare ancora i prossimi mesi in carcere, nelle condizioni che ci sono ormai tristemente note.
L’udienza si è svolta nel solito clima intimidatorio: fin dal mattino un gruppo di neonazisti ha aggredito e minacciato gli avvocati e gli amici che erano venuti ad assistere all’udienza. Inoltre Ilaria è stata nuovamente condotta in aula in manette ai piedi e ai polsi e legata a una corda.
Nei prossimi giorni continueremo ad aggiornarvi con i dettagli tecnici forniti dal team legale, e con le considerazioni politiche.
Da oggi fino alla prossima udienza, fissata per il 24 maggio 2024, è importante che tutte le persone sensibili alla causa e solidali supportino Ilaria e il Comitato!
Come puoi aiutare?
Vista la situazione ancora molto complicata e le tempistiche che si dilateranno, è importante attivarsi e mantenere alti sostegno e impegno per Ilaria.
Quello che vi chiediamo di fare è:
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- Partecipa alla raccolta fondi, condividi il volantino con il qr code, stampalo e diffondilo! www.produzionidalbasso.com/project/sosteniamo-ilaria
- A sostegno della raccolta fondi nelle prossime settimane stamperemo il bellissimo fumetto di Zerocalcare “In fondo al pozzo” e delle stilosissime magliette: scrivi a info@comitatoilariasalis.it per prenotazioni e info e sostieni anche così le spese legali.
- Firma e condividi la raccolta firme su Change.org: https://chng.it/T4wBrNSm4w
- Organizza iniziative di approfondimento sul tuo territorio, il comitato può fornire il materiale informativo, supportarvi nell’organizzazione e intervenire all’iniziativa. Scrivi a info@comitatoilariasalis.it per maggiori informazioni.
La vicenda fino a qui
Dopo quasi un anno di detenzione, finalmente nel dicembre 2023 la stampa italiana e la politica istituzionale accendono i riflettori su l’assurda condizione in cui si trova Ilaria e si attiva un grande dibattito pubblico.
A seguito di mesi di reticenza da parte delle autorità ungheresi, finalmente il 29 gennaio si tiene la prima udienza, dopo un lunghissimo e inusuale periodo di carcerazione preventiva.
Le immagini di Ilaria portata in aula in manette e catene fanno subito il giro del mondo. Le più alte cariche politiche e istituzionali italiane intervengono con un’azione di mediazione con il Governo ungherese: vista la tenuità del fatto e le possibilità previste dal diritto comunitario, la richiesta è quella della scarcerazione.
Purtroppo il tribunale ungherese si è opposto e, come sappiamo, nonostante le condizioni carcerarie siano leggermente migliorate a seguito delle pressioni internazionali, Ilaria si trova tutt’ora in carcere.
le istituzioni e i Governi non sono stati gli unici a reagire. Da subito la vicenda di Ilaria non è stata solo una questione privata che ha toccato solo gli amici, i compagni più stretti e i famigliari; migliaia di persone in tutta Italia si indignano per la sua situazione, condividono il motivo della presenza di Ilaria a Budapest per opporsi al raduno neonazista europeo indetto in occasione della “giornata dell’onore” anche nel 2023, e decidono quindi di mobilitarsi e prendere parola.
Con il consenso di Ilaria e grazie al contributo fondamentale del suo papà Roberto decidiamo di fondare il “Comitato Ilaria Salis Libera” per denunciare la situazione.
Viene attivata dapprima una raccolta firme che fin dai primi giorni raccoglie tantissime adesioni e conta ad oggi 140.000 firmatari; inoltre viene attivata una raccolta fondi per coprire le ingenti spese legali del processo e del mantenimento in carcere (https://www.produzionidalbasso.com/project/sosteniamo-ilaria/).
Decine di artisti e personaggi pubblici hanno dato il loro contributo nel commentare e rilanciare la notizia.
Ringraziamo anche i moltissimi collettivi, associazioni, sindacati, partiti e centri sociali che in tutta Italia hanno organizzato momenti di piazza, serate di approfondimento e iniziative di raccolta fondi a supporto della causa.
Le parole per descrivere lo spirito che ci fa continuare questa battaglia e che abbiamo visto in questi mesi accomunare sempre più persone in Italia c’è le regala un estratto del fumetto di Zerocalcare dedicato a Ilaria:
“Per questo non serve il botto mediatico
che illumina a giorno a mezzanotte il cielo per il brindisi,
e poi si spegne e tutti a letto.
Però invece servono come il pane persone che proteggano il fuoco.
Anche piccolo.
Anche una fiaccola.
Ma che lo tengano vivo.
Ci servono tanti fuochi che durino nel tempo.
Che ci aiutino ad orientarci e a riconoscerci nella notte”.
Fonte:
https://www.internazionale.it/magazine/zerocalcare/2024/03/07/questa-notte-non-sara-breve